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Quando preoccuparsi per il mal d’orecchio?

Il mal d’orecchio può insorgere improvvisamente: si tratta di un organo delicato, esposto ai repentini cambiamenti climatici. Basta un colpo di freddo, un tappo di cerume, od il contatto con acqua contaminata a provocare infezioni e dolore.

Come distinguere l’otalgia primaria da quella secondaria?

Le cause del mal di orecchio sono molteplici: parliamo di otalgia primaria quando il problema è causato dall’organo stesso, otalgia secondaria se si tratta di cause esterne ad esso. Quindi: otalgia primaria deriva da problemi meccanici come traumi all’orecchio o tappi di cerume, e da problemi infiammatori come nel caso di otomicosi e candidosi. L’otalgia secondaria dipende da problemi dentali (parotite, bruxismo), faringite, tonsillite, bronchite, tumore alla laringe, ostruzione nasale etc… Possono esservi altresì volte in cui la causa non riesce a comprendersi, in questo caso si parla di otalgia idiopatica.

L’otorino può risolvere il tuo problema

Viste le numerose cause che possono comportare il mal d’orecchio è necessario consultare l’otorino per fare degli accertamenti e capire qual è il modo per curare il problema. I rimedi da banco vi sono, ma automedicarsi non è ai la strada giusta da intraprendere. In farmacia puoi trovare infatti gocce antinfiammatorie, antidolorifici e paracetamolo per lenire i sintomi che accompagnano il dolore all’orecchio (febbre, mal di testa). È molto diffuso il rimedio della nonna che prevede impacchi caldi da applicare sulla zona dolorante, di certo non guarisce il problema, ma può donare sollievo contro il dolore.