La depressione è una vera e propria malattia della psiche, non bisogna confonderla con la tristezza. Chi ne soffre tende a perdere interesse per le normali azioni del quotidiano, circondandosi di completa apatia. La depressione influisce sul modo di pensare, sul modo di agire e di reagire. Individuiamo le cause.

Anche la genetica fa la sua parte

La sintomatologia della depressione è molto complessa, comprende una serie di avvisaglie che sono riconducibili a tanti altri problemi, è importante però conoscerli: insonnia, tachicardia, stanchezza cronica, pessimismo, angoscia immotivata, tremori, disinteresse verso ogni attività. Tutti questi sintomi finiscono con il far annullare il soggetto che ne soffre, quasi si crede spacciato e incapace nel poter uscire dal labirinto che la sua stessa mente ha creato. In questa situazione il fattore genetico può influire: se un membro della famiglia soffre di depressione è probabile che anche un altro familiare possa “ammalarsi”.

Non sottovalutare la terapia cognitivo comportamentale

Per uscire dalla depressione è necessaria la collaborazione di tre figure: chi ne soffre, lo psichiatra e lo psicoterapeuta. Lo psichiatra può prescrivere medicinali mirati al problema (ansiolitici, antidepressivi), lo psicoterapeuta attraverso la psicoterapia cognitivo comportamentale ha un ruolo fondamentale nel processo di guarigione. Questa indaga circa le cause che hanno condotto il soggetto ad andare in depressione. È importante non abbandonare chi riversa in questo stato, chi ne soffre diventa molto fragile e pronto a compiere anche gesti estremi.